lunedì 31 agosto 2015

Parole da non dire durante un colloquio di lavoro.

Finalmente vi hanno chiamato per sostenere un colloquio di lavoro?
E' bene curare ogni minimo dettaglio e prepararsi, perché anche solo una piccola parola fuori posto potrebbe farvi perdere l'occasione di ottenere il lavoro.
Dovete sapere che esistono alcune parole che non vanno assolutamente dette durante un colloquio di lavoro. 


1. ODIO 
Dire che si odia qualcosa non è proprio inappropriato, l'importante che non vi riferite al vostro lavoro, ai vostri colleghi o al vostro datore di lavoro passato. 

2. MOTIVATO 
Se volete far emergere quanto siete motivati e bravi,meglio fare esempi concreti riferendosi ovviamente alle vostre esperienze lavorative.

3. INFLUENZA, SINERGIA, IDEA.
Il gergo aziendale va assolutamente evitato, le parole prese dal gergo aziendale vi farebbero sembrare troppo pretenziosi.

4. PERFEZIONISTA 
Troppo scontato.

5. NO 
Mai fermarsi al NO, farlo vuol dire chiudere una conversazione, dunque date una spiegazione e accompagnate il NO in modo positivo.
Esempio: No ....... ma mi piacerebbe molto imparare a farlo.

6. SCIALLA ZIO
Il gergo giovanile non vi aiuterà durante il colloquio di lavoro.
Dovete sembrare persone serie e professionali.

7. EEEE ....UMMH
Se non hai niente da dire, allora non dire niente.
Se non sapete cosa dire, scegliete il silenzio: è molto meglio del sentirvi mugugnare.

venerdì 28 agosto 2015

TARANTO IN ARRIVO 415 MIGRANTI

Sbarcheranno domani alle 13 circa al molto San Cataldo, dalla nave Phoenix.
La Prefettura poco fa ne ha disposto la necessaria accoglienza.
Provengono da Marocco, Sudan, Siria, Nigeria, Pakistan, Ghana, Iraq, Eritrea, Mali, Palestina, Etiopia, Togo e Tunisia.
Gran parte troverà alloggio in Toscana e Campania. Gli altri saranno accolti in Puglia.
Ci sono 15 bambini (senza genitori) 39 donne e 22 minori accompagnati.

martedì 25 agosto 2015

Taranto nuovo sbarco al molo S. Cataldo.

Sono sbarcati al molo S.Cataldo del porto di Taranto 453 migranti, 346 uomini, 83 donne di qui 7 in stato di gravidanza e 24 bambini.
I profughi sono stati accompagnati da una nave militare battente bandiera tedesca e dopo le varie procedure 15 saranno accolti
nelle strutture di questo capoluogo, mentre gli altri verranno accolti in altre strutture della Puglia, Lombardia, Toscana Campania ed Emilia-Romagna.


lunedì 24 agosto 2015

Liquami nel cuore del centro storico di Castellaneta.

EMERGENZA SANITARIA IN PIAZZA MARIA IMMACOLATA
Da ieri nel cuore del centro storico di Castellaneta in piazza Maria Immacolata un tombino a cominciato a buttare fuori liquami maleodoranti che si riversano in via Caporlando.





martedì 18 agosto 2015

Bracciante agricolo in coma.

Arcengelo, 42 anni di San Giorgio Jonico è in coma all'ospedale di Potenza colpito da infarto nelle campagne del nord barese, mentre lavorava sotto un tendone.
L'episodio è di 10 giorno fa, ma la notizia si è appresa solo oggi.
Nell'ultimo mese in Puglia sono morti sul lavoro tre braccianti agricoli.

lunedì 17 agosto 2015

Castellaneta ZTL nel centro storico si parte il 7 settembre.

L'avvio dei controlli del centro storico da parte della Polizia Municipale previsti da domani 18 agosto è slittato in data 7 settembre prossimo.
Nel frattempo continuano le verifiche delle richieste pervenute, quindi sono da ritenere chiusi i termini di consegna per le autorizzazioni di transito e sosta. 






sabato 8 agosto 2015

Castellaneta domani 9 agosto la sagra da far'nedd la sagra più grande d'italia.

Domani 9 agosto a Castellaneta la sagra più grande d'italia la sagra da far'nedd e dei sapori di Puglia città di Rodolfo Valentino si prevedono oltre 35.000 visitatori.
La sagra si estenderà per circa 2,5 km nel centro storico di Castellaneta, e ci sarà un unico ticket per le degustazioni. La serata sarà allietata da balli e musica.

venerdì 7 agosto 2015

CASTELLANETA FUOCO ALL'AUTOMOBILE DEL CONSIGLIERE COMUNALE WALTER ROCHIRA


Secondo gesto intimidatorio, questa notte intorno alle ore 3:00 l'auto (mini minor) del consigliere comunale Walter Rochira ha preso fuoco.

L'auto era parcheggiata in via Dogali fuori la correzzeria che avrebbe dovuto sostituire il parabrezza danneggiato
la scorsa notte.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco.
Sull'episodio indagano i Carabinieri di Castellaneta.

giovedì 6 agosto 2015

112 NUMERO UNICO PER TUTTE LE EMERGENZE

Per chiamare l'ambulanza i Vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia basterà comporre il numero 112. 
Le telefonate saranno smistate da un centralino.
Dal primo novembre partirà il Lazio e le altre regioni si adegueranno.

mercoledì 5 agosto 2015

DANNEGGIATE LE AUTO DI SINDACO E CONSIGLIERE

Il sindaco Giovanni Gugliotti ed il consigliere comunale Walter Rochira questa mattina hanno ritrovato le proprie auto con il parabrezza rotto. 
Su questo episodio indagano  i  Carabinieri di Castellaneta.

domenica 2 agosto 2015

Attentato del 5 marzo è morto il calciatore del Castellaneta

E' morto Domenico Martimucci, calciatore dell' Acd Castellaneta rimasto ferito il 5 marzo scorso in un attentato alla sala giochi Green Table di Altamura.
L' attentato provocò otto feriti.
Domenico Martimucci è morto nella clinica di Innsbruck Austria dove era stato trasferito per un programma di riabilitazione.


STRAGE DI BOLOGNA 2 AGOSTO 1980

La strage di Bologna, compiuta la mattina di sabato 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, è il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.
Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), tra cui Giuseppe Valerio Fioravanti. Gli ipotetici mandanti sono tuttora sconosciuti, ma furono rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati.
Nell'attentato rimasero uccise 85 persone ed oltre 200 rimasero ferite. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista, ma solo dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi (per cui vennero condannati Licio Gelli, Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte e Francesco Pazienza), la sentenza finale del 1995 condannò Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro «come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l'attentato di Bologna» e per aver «fatto parte del gruppo che sicuramente quell’atto aveva organizzato», mentre nel 2007 si aggiunse anche la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all'epoca dei fatti
Il 2 agosto 1980 alle 10:25, nella sala d'aspetto di 2ª classe della stazione di Bologna, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, venne fatto esplodere e causò il crollo dell'ala ovest dell'edificio. La bomba era composta da 23 kg di esplosivo, una miscela di 5 kg di tritolo e T4 detta "Compound B", potenziata da 18 kg di gelatinato (nitroglicerina a uso civile)].
L'esplosivo, di fabbricazione militare, era posto nella valigia, sistemata a circa 50 centimetri d'altezza su di un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell'ala ovest, allo scopo di aumentarne l'effetto; l'onda d'urto, insieme ai detriti provocati dallo scoppio, investì anche il treno Ancona-Chiasso, che al momento si trovava in sosta sul primo binario, distruggendo circa 30 metri di pensilina, ed il parcheggio dei taxi antistante l'edificio. L'esplosione causò la morte di 85 persone e il ferimento o la mutilazione di oltre 200.
Manifestazione di protesta in Piazza Maggiore a Bologna, durante la celebrazione dei funerali delle vittime
La città reagì con orgoglio e prontezza: molti cittadini, insieme ai viaggiatori presenti, prestarono i primi soccorsi alle vittime e contribuirono ad estrarre le persone sepolte dalle macerie e, immediatamente dopo l'esplosione, la corsia di destra dei viali di circonvallazione del centro storico di Bologna, su cui si trova la stazione, fu riservata alle ambulanze e ai mezzi di soccorso. Dato il grande numero di feriti, non essendo tali mezzi sufficienti al loro trasporto verso gli ospedali cittadini, i vigili impiegarono anche autobus, in particolare quello della linea 37, auto private e taxi.
Al fine di prestare le cure alle vittime dell'attentato, i medici e il personale ospedaliero fecero ritorno dalle ferie, così come i reparti, chiusi per le festività estive, furono riaperti per consentire il ricovero di tutti i pazienti. L'autobus 37 divenne, insieme all'orologio fermo alle 10:25, uno dei simboli della strage. Di una delle vittime (la ventiquattrenne Maria Fresu) non venne ritrovato il corpo. Soltanto il 29 dicembre 1980, fu accertato che alcuni resti ritrovati sotto il treno diretto a Basilea appartenevano a lei. Evidentemente ella si era trovata così vicino alla bomba che il suo corpo fu completamente disintegrato dall'esplosione.
Nei giorni successivi, la centrale Piazza Maggiore ospitò imponenti manifestazioni di sdegno e di protesta da parte della popolazione e non furono risparmiate accese critiche e proteste rivolte ai rappresentanti del governo, intervenuti il giorno 6 ai funerali delle vittime celebrati nella Basilica di San Petronio. Gli unici applausi furono riservati al presidente Sandro Pertini, giunto con un elicottero a Bologna alle 17:30 del giorno della strage, che in lacrime affermò di fronte ai giornalisti: «non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia»